14 luglio 2022 ore: 11:14
Palermo, giovani migranti riqualificano uno spazio verde
PALERMO – Con una festa, ricca di musica danze e palloncini colorati, l’ampio spazio verde della storica p.zza Lolli, è stato restituito alla città di Palermo. E’ stata riconsegnata alla fruizione di tutta la cittadinanza proprio la villetta ottocentesca della piazza. Nel dettaglio, il restyling ha riguardato l’allargamento della superficie del giardino, il ripristino della pavimentazione dei vialetti e delle orlature delle aiuole, la sostituzione dell’impianto elettrico, oltre alla piantumazione di nuove piante. A realizzare alcuni lavori come la,pittura delle panchine di diversi colori, ognuno dedicato ad un tema sociale diverso, sono stati anche i giovani minori e neo-maggiorenni ospitati presso le quattro strutture di accoglienza del Progetto Sai “Palermo MSNA” di Palermo, gestite dal Consorzio Umana Solidarietà e rispettivamente coordinate dalle dott.sse Stefania Covato (Re Federico 1), Anna Montalbano (Re Federico 2), Manuela Caporarello (Finocchiaro Aprile) e Catia Provenzano (Trabia). Il progetto, denominato “Uno Spazio in Comune” – Riqualificazione di Piazza Lolli”, ha avuto inizio, nei giorni scorsi, vedendo impegnati come volontari 45 giovani migranti (di età compresa da 15 a 20 anni) nella lodevole attività di abbellimento e di riqualificazione della nota piazza palermitana.
I giovani sono originari, rispettivamente, di Bangladesh, Tunisia, Gambia, Burkina Faso, Mali, Egitto, Somalia, Guinea Conakry e Senegal. Per alcune volte alla settimana, i ragazzi dei SAI si sono presi cura, facendo opera di manutenzione della piazza, occupandosi non soltanto della piantumazione di fiori e piante, ma anche del ritinteggiamento a tema di 8 panchine.
L’obiettivo è quello di ritornare a valorizzare uno spazio fisico che favorisca occasioni d’incontro, faciliti la relazione con la comunità locale, sviluppando il senso d’appartenenza al territorio e creando eventi ludico culturali volti alla socialità.
A parlare per prima della loro esperienza sono stati alcuni giovani migranti. “Oggi per noi è molto bello partecipare a questa festa – racconta Bishat Howlader di 18 anni del Bangladesh -. All’inizio ci siamo incontrati più volte per capire quali attività si dovessero realizzare per pulire la piazza e renderla di nuovo bella per tutti. Sono a Palermo da un anno e due mesi e penso che principalmente il mio futuro dipende dallo studio che voglio continuare. Ho preso il diploma di scuola media e adesso vorrei studiare informatica”. “La prima cosa che abbiamo fatto, è stata quella di raccogliere tutti i rifiuti – continua il giovane diciottenne Yaka Abdoul del Burkina Faso-. Adesso dobbiamo essere tutti, italiani e stranieri, a mantenere bella, ordinata e pulita tutta la piazza”. “Ci stiamo impegnando per fare diventare questo posto della città – ha aggiunto il tunisino Jawhar Chouaib – un luogo dove tutte le persone possono trascorrere il tempo insieme. Sono ospite in città da un anno e mezzo e il mio desiderio è quello di lavorare come pizzaiolo e chef nei ristoranti. E’ per tutti noi molto importante dedicarci ad attività che riguardano tutta la società”.
“Ospitiamo 14 tra giovani minori e neo-maggiorenni – dice Manuela Caporarello responsabile del Sai Finocchiaro Aprile -. L’iniziativa di oggi è portata avanti dal consorzio Umana Solidarietà che accorpa anche gli altri Sai. L’idea principale è stata quella di coinvolgere anche il quartiere in cui sono stati accolti questi ragazzi. I giovani si sono dedicati in vario modo a pulire i diversi spazi della villa in collaborazione con la Rap. Hanno pure piantumato le aiuole e dipinto le panchine. La cosa sorprendente è stata, anche, la bella risposta dei residenti del quartiere che hanno gradito moltissimo l’iniziativa regalandoci guanti e alcune attrezzature per lavorare. Per il momento, abbiamo tante altre idee da portare avanti e i ragazzi continueranno in vario modo ad abbellirla. Il nostro desiderio è quello di fare diventare, sempre di più, la piazza uno spazio democratico di confronto e di scambio di idee”.
“L’obiettivo dell’alfabetizzazione e dei processi di socializzazione dei nostri ragazzi – ha detto pure Francesca Sforza, insegnante di italiano della comunità di Trabia e Finocchairo Aprile – è quello di renderli sempre più autonomi nella loro capacità di comunicazione con l’esterno. Questo lo facciamo anche attraverso la valorizzazione delle loro tradizioni culturali dove la musica, la cucina, i canti e le immagini hanno la loro significativa importanza. I giovani in questo modo riescono ad interagire molto tra di loro a livello interculturale dando anche un notevole arricchimento anche a noi operatori”.
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