(Salvo Cona) Palermo. Aziende di Bronte e Valledolmo offriranno lavoro stagionale ai cittadini marocchini che verranno formati nel loro Paese. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato oggi, giovedì 28 marzo, a Palazzo dei Normanni, a Palermo, tra l’Associazione Lavoratori Stranieri Sicilia (ALS MCL Sicilia), il Consorzio Umana Solidarietà e l’Unione Generale dei lavoratori marocchini (Ugtm).
L’obiettivo è sostenere e facilitare l’ingresso dei lavoratori provenienti dal Marocco nel territorio italiano, per supportare le imprese, cominciando da quelle siciliane, e soddisfarne il bisogno di manodopera.
Le parti collaboreranno per la realizzazione di iniziative virtuose di formazione e lavoro nell’area del Mediterraneo, sperimentando nuovi “corridoi lavorativi e verranno organizzati corsi professionali e civico-linguistici rivolti ai cittadini di Paesi terzi residenti all’estero così come previsto dal Testo Unico sull’immigrazione dopo le novità introdotte dal Decreto Cutro, secondo le linee guida del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Consorzio Umana Solidarietà e ALS MCL Sicilia si occuperanno di organizzare la formazione secondo le linee guida ministeriali, di individuare le aziende partner che accoglieranno i lavoratori formati e candidati, attraverso le misure di ingresso previste dallo Stato italiano, e l’organizzazione di alloggi sociali.
L’UGTM di Fez si occuperà di sostenere e finanziare i percorsi formativi in Marocco e di reclutare gli allievi potenziali lavoratori già in possesso di pregresse esperienze nei settori economici di interesse per le aziende che procederanno all’assunzione in Italia.
“Vogliamo offrire ai migranti delle valide alternative alla pericolosa traversata nel mar Mediterraneo – dichiara Paolo Ragusa, presidente regionale di ALS MCL Sicilia. Gestiremo l’ingresso regolare dei lavoratori, in deroga alle quote fissate dal decreto Flussi, creando a Bronte e a Valledolmo un ecosistema favorevole. Garantiremo un alloggio dignitoso e delle azioni di accompagnamento sociale. In questo modo l’immigrazione diventa una risorsa per la società e lo sviluppo dei territori. Abbiamo deciso di sperimentare i corridoi lavorativi per salvare le vite umane e sostenere l’economia del Paese, partendo dalla Sicilia”.
“Siamo orgogliosi di aprire nuove prospettive di cooperazione internazionale, seguendo le direttive di Sua Maestà il Re Mohammed VI, che sottolineano l’importanza di limitare l’immigrazione illegale e rafforzare le partnership internazionali volte a potenziare le capacità della forza lavoro marocchina e favorire l’apertura verso i paesi del Mediterraneo come l’Italia – dichiara Driss Abelhad, segretario provinciale di Fez del sindacato Ugtm -. Questo protocollo rappresenta un passo significativo verso il raggiungimento dei nostri obiettivi comuni nel costruire un futuro migliore per i nostri giovani e rafforzare i legami economici e culturali tra i nostri paesi. Siamo entusiasti di vedere i risultati di questa collaborazione, e la nostra fiducia risiede nella nostra capacità di ottenere successi attraverso il lavoro congiunto e la stretta collaborazione tra la vostra associazione e il nostro sindacato”.
“Il nostro mare non può restare ai margini dei processi di sviluppo, né ai confini di quella storia che ha scritto nei millenni. A partire dalla nostra Sicilia, oggi terra di frontiera, ma avanguardia ed avamposto del Movimento! Un Movimento – sottolinea Giorgio D’Antoni, presidente regionale Mcl Sicilia – che afferma (attraverso i propri servizi e le tante unità di base) la solidarietà fra i lavoratori e i cittadini di ogni appartenenza sociale e l’abbattimento di ogni iniqua discriminazione tra popoli, etnie e fedi religiose; nonché la valenza delle esperienze quotidianamente maturate sul campo, indispensabili per un progetto di crescita della collettività”.
“È un modello di integrazione da valorizzare per dare risposte concrete da un lato, a chi giunge dai Paesi stranieri che può così inserirsi più velocemente e nel modo migliore, e dall’altro, al mondo dell’impresa in cerca di manodopera qualificata -dichiara Nuccia Albano, assessore regionale alle Politiche sociali e al Lavoro -. Abbiamo due sfide importanti: l’emergenza immigrazione e la difficoltà da parte delle imprese di reperire manodopera già formata. La carenza è in aumento in tutti gli Stati membri dell’UE e le piccole e medie imprese dichiarano costantemente di avere difficoltà nel trovare i profili professionali di cui hanno bisogno. In quest’ottica, i migranti rappresentano, dunque, una risorsa per il nostro territorio e, formarli, vuol dire agevolare la loro integrazione nei Paesi che li accolgono”
“Si tratta di iniziative virtuose di formazione e lavoro nell’area del Mediterraneo che vanno incentivate – dichiara Andrea Messina, assessore regionale agli Enti Locali -. Di fronte alla situazione di migliaia e migliaia di arrivi non organizzati nel nostro Paese, dobbiamo avere ben chiaro che occorre attuare percorsi di formazione per favorire l’accesso a opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, rafforzando e semplificando il processo di integrazione nel nostro territorio”.
L’iniziativa presentata oggi è aperta a tutte le aziende sul territorio italiano che vorranno aderire all’iniziativa e potranno farlo accedendo al portale dedicato www.migrants.work. Si tratta della prima piattaforma online privata specializzata nel collocamento privato degli stranieri presenti sul territorio italiano che permette alle aziende e alle famiglie italiane di ricercare e assumere personale formato e con conoscenze linguistiche, andando a contrastare il fenomeno del caporalato.