(Salvo Cona) PALERMO. “Obiettivi e azioni per il governo del fenomeno migratorio in Sicilia” è stato il titolo di un seminario regionale e un workshop svoltisi stamane, 30 novembre, nell’aula magna dell’Istituto professionale “Pietro Piazza”, in Corso dei Mille 181.
All’evento di oggi ha partecipato anche il Consorzio Umana Solidarietà, ente gestore del Polo Sociale Integrato di Trapani, con sede a Marsala, istituito dall’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione Siciliana e gestito dal Consorzio Umana Solidarietà, nell’ambito del Progetto Su.Pre.Me., intervento finanziato con il supporto della Commissione Europea attraverso il Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (Fami) nell’ambito del Programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 regioni meno sviluppate), coordinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’immigrazione con il supporto dell’Assessorato alla famiglia, Ufficio Speciale Immigrazione, della Regione Siciliana, partner di progetto.
A rappresentare il Consorzio Umana Solidarietà c’era il presidente Michele Leone con Marilena Titone (coordinatrice del Polo Sociale integrato) la quale è intervenuta per rappresentare l’esperienza di housing sociale “Progetto realizzato dal privato ‘sociale’, realizzato all’interno del Comune di Marsala, più specificatamente dalla Cooperativa “San Francesco”, con la collaborazione del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) di Marsala e del Consorzio Umana Solidarietà, nell’ambito dell’Avviso pubblico per l’erogazione di interventi in favore di singole persone e nuclei familiari in condizione di particolare disagio socio- economico, di marginalità ed esclusione sociale. Misure di intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare, pubblicato dalla Regione Siciliana, Assessorato Regionale della famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali. Il Progetto – ha spiegato la dottoressa Titone – prende avvio il primo gennaio del 2022, con una durata prevista di 12 mesi e prevedeva il ricovero di n. 18 indigenti e soggetti in condizioni di marginalità estrema, presso i locali siti nel Comune di Marsala, in via Mazara n. 238. I primi ospiti del Social Housing sono stati inseriti il 04.03.2022 e dal allora i 18 posti sono stati alternativamente occupati da stranieri e popolazione locale in condizioni si estrema emergenza. L’housing è una realtà a bassa soglia che prevede l’intervento di un tutor a 30 ore settimanali, inizialmente non previsto e l’addetto alle pulizie per un totale di 15 ore settimanali. Un pasto giornaliero è stato garantito in questi mesi grazie ad un protocollo di intesa e alla grandissima disponibilità della Fondazione San Vito Onlus, che fa parte del GDL Trapani, oggi presente… La parte burocratica inerente i documenti e la regolarizzazione degli ospiti provenienti da Paesi Terzi è stata gestita dall’equipe multidisciplinare del Polo Sociale. E la maggior parte dei richiedenti l’alloggio appartengono ad una popolazione maschile, di età media di circa 25 anni, fatta eccezione per una famiglia marsalese e per un anziano che ha sempre rifiutato di stare in una struttura adeguata alle sue condizioni. La maggior parte di loro, al momento dell’ingresso viveva in strada. Alcuni migranti hanno presentato la necessità di avere un’ospitalità per poter rinnovare il Permesso di Soggiorno, ospitalità che è stata garantita per tutti questi mesi, in accordo con l’Ufficio Immigrazione. La principale nazionalità ospitata è stata quella Tunisina, che essendo migranti economici, ricevono dalla Prefettura la revoca dell’Accoglienza dai CAS, dopo il diniego della Commissione Territoriale e non hanno avuto la possibilità di regolarizzarsi sul territorio. La seconda nazionalità ospitata è stata quella gambiana, e poi Nigeria, Marocco, Guinea, Bangladesh. Per quanto riguarda, invece, gli inserimenti di indigenti locali, essi sono stati effettuati attraverso una richiesta informale da parte dei Servizi Sociali del Comune di Marsala”.
Nel corso del suo contributo al dibattito, la coordinatrice del Polo Sociale Integrato di Trapani (con sede a Marsala) si è soffermata su un particolare aspetto che riguarda l’alloggio per stranieri: “Riconosciuto il carattere di urgenza ma anche di sistematicità del problema dell’alloggio per gli stranieri e in particolari per alcune fasce (lavoratori stagionali, soggetti in uscita dal circuito dell’accoglienza e gruppi familiari), tenuto conto del fatto che la disponibilità di una casa in affitto con canoni commisurati ai redditi e garantita da un contratto regolare rappresenta il primo necessario passo verso una stabile sistemazione – ha detto la dottoressa Marilena Titone – occorre promuovere una pluralità di iniziative pubbliche e private, non dimenticando le fasce più deboli e vulnerabili: i senza fissa dimora”. La Titone ha poi concluso sostenendo che “a partire dall’esperienza sicuramente positiva e virtuosa del privato sociale, il progetto si può sicuramente estendere alle Pubbliche Amministrazioni, coinvolgendo diversi attori, tra cui l’ASP, che possa garantire la presa in carico dal punto di vista sanitario, le IACP, che possano valorizzare progetti come questo che hanno una forte ricaduta sociale e comunitaria in linea con i temi e le missioni del PNRR, di cui alcuni comuni della provincia si sono assicurati le linee di intervento per promuovere uno sviluppo integrale del territorio, dove nessuno è escluso”.
Consorzio Umana Solidarietà e Polo sociale integrato di Trapani al seminario regionale “Obiettivi e azioni per il governo del fenomeno migratorio in Sicilia”