(Marilena Titone) TRAPANI. Il Polo Sociale Integrato Trapani, gestito dal Consorzio Umana Solidarietà insieme alla cooperativa sociale l’Arca, presente alla seconda conferenza annuale sul fenomeno migratorio che si è tenuta ieri, 14 dicembre 2023 presso l’aula magna del Dipartimento di architettura di Palermo. Un momento di restituzione sul lavoro portato avanti dalla Regione Sicilia e uno sguardo verso la nuova programmazione che vedrà la Sicilia capofila delle regioni del Sud Italia. Dopo i saluti istituzionali, si è proceduto con la presentazione del lavoro svolto dall’Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Sociali in materia di immigrazione e di sostegno ai cittadini provenienti dai Paesi Terzi. Tra i diversi progetti presentati il lavoro dei Poli Sociali Integrati e la ricerca sperimentale, prima tra le regioni del Sud Italia che hanno partecipato ai programmi Su. Pr. Eme e Più Su. Pr. Eme, sui micro insediamenti informali, che ha dato uno spaccato del fenomeno migratorio in Sicilia e della condizione abitativa dei lavori stranieri presenti sul territorio. Dati, questi della ricerca, forniti dagli operatori dei nove Poli provinciali sulla base della loro esperienza sul campo. A raccontare il proprio lavoro presso gli insediamenti informali della provincia di Trapani, Hamadi Sowe, mediatore del Polo di Trapani e profondo conoscitore della realtà provinciale. Da Campobello a Digerbato, Hamadi ha raccontato la condizione dei lavoratori stranieri in provincia e delle conseguenze che porta uno sgombero di un inserimento informale, come l’ex cemebtificio, senza offrire una valida alternativa. Parole dure quelle del mediatore che ha scosso le coscienze e posto numerosi quesiti circa le condizioni di “non dignità” in cui vivono i lavoratori stranieri e soprattutto i braccianti agricoli. Dallo sfruttamento lavorativo si può uscire e si può avere una nuova possibilità di vita regolare. Questa è l’esperienza che ci ha raccontato un beneficiario che si è presentato presso lo sportello del Polo sito a Marsala in piazzale Ugo Foscolo per raccontare la propria storia di irregolarità sul territorio e di lavoratore senza nessuna tutela. Preso coscienza della propria condizione, ha deciso di contattare l’helpdesk anti caporalato e di essere supportato, grazie a “Casa dei giovani” nel proprio percorso di emersione. Oggi ha un permesso di soggiorno, un inizio di percorso scolastico, un contratto di lavoro, dopo aver terminato il tirocinio ed è prossimo all’uscita dalla struttura per andare a vivere in una nuova casa. Un piccolo passo avanti verso un cambio di rotta. Nel pomeriggio la presentazione della nuova programmazione all’interno del Piano Triennale per una Sicilia sempre più inclusiva.
Il Polo Sociale Integrato Trapani, gestito dal Consorzio Umana Solidarietà e dalla cooperativa Arca, è stata presente ieri a Palermo alla 2^ conferenza annuale sul fenomeno migratorio